Non essendoci a disposizione negli archivi comunali documenti specifici sulla nascita dei singoli Comuni , diventati frazioni del Comune di Breggia dopo l’aggregazione, si crede opportuno indicare in un quadro storico abbreviato le peculiarità del periodo della nascita del nuovo Cantone e di conseguenza le affini difficoltà riscontrate nel creare un Comune.
Quadro storico
ATTO DI MEDIAZIONE fatto dal Primo Console della Repubblica Francese tra i partiti che dividono la Svizzera.
Bonaparte Primo Console della Repubblica Francese e Presidente della Repubblica Italiana agli Svizzeri.
“L’Elvezia in preda alle dissensioni era minacciata dalla sua dissoluzione, e non trovava in se stessa i mezzi di ricostituirsi.L’antica affezione della Nazione Francese per questo degno popolo, ch’essa ha recentemente difeso colle sue armi, e fatto riconoscere come Potenza dai suoi trattati, l’interesse della Francia e della Repubblica Italiana, ove la Svizzera stende le sue frontiere, le istanze del Senato, quelle dei Cantoni democratici, il voto dell’intero Popolo Elvetico ci ha fatto un dovere di interporre la nostra mediazione tra i partiti che lo dividono.
Avendo così impegnato tutti i mezzi onde conoscere gli interessi, e la volontà degli Svizzeri, Noi, in qualità di Mediatore, senz’altro disegno, che quello della felicità dei popoli, sugli interessi dei quali abbiamo a decidere, e senza intenzione di nuocere all’indipendenza della Svizzera, stabiliamo quanto segue:
“TITOLO II, articolo V Autorità politica
In ogni Comune vi è una Municipalità composta da un Sindaco, di due Aggiunti e d’un Consiglio Municipale di 8 membri almeno, e di 16 al più. Gli Officiali Municipali restano in carica 6 anni, si rinnovano per un terzo, e sono rieleggibili.
TITOLOIII articolo XII, Modo di elezione e condizioni di eleggibilità
I membri della Municipalità sono nominati dall’Assemblea del Comune tra i cittadini dell’età di 30 anni e proprietari o usufruttuari d’uno stabile del valore minimo di 500 franchi svizzeri o di un credito della stessa somma ipotecato su uno stabile.
La Costituzione ticinese escludeva quindi dai diritti politici i poveri e i non patrizi. Accadeva così che gran parte dei maschi adulti fossero declassati a cittadini passivi perché sprovvisti di beni stabili o privi di patriziato. Per esempio a Coldrerio, un Comune di 570 abitanti restavano soltanto 18 cittadini attivi, a Morbio Inferiore su 479 abitanti 19 cittadini attivi, a Novazzano 32 su 699 (per i Comuni della Valle mancano i dati).