Si tratta di un edificio romanico di remota antichità, ampliato a più riprese. La chiesa è formata da un'aula rettangolare e conclusa da un coro quadrato, eretto in sostituzione dell’orginale abside semicircolare romanica. Il soffitto è a capriate scoperte con sottotetto tavellato. All’interno dell’edificio è presente una lapide in marmo decorata con una croce, una colomba e motivi geometrici, recante un’epigrafe della prima metà del VI sec., sulla quale ricorre il nome di Eutarico, genero di Teodorico e console nel 519. Si tratta dell’unico ritrovamento dell’età gota per ora attestato in Ticino. Nel coro, pala d’altare con la Vergine e i SS. Martino vescovo, Giuseppe e un francescano, attribuita alla scuola dei Torriani e databile alla seconda metà del XVII sec.
L’esplorazione archeologica eseguita in occasione dei restauri nel periodo 1971-73 ha permesso di mettere alla luce sepolture più volte riutilizzate, ma prive di suppellettile utile a una datazione. Sono state inoltre rinvenute le fondamenta delle costruzioni altomedievali, VII sec. (oggi indicate sul terreno con delle piode).